Non tutte le scuole sono uguali e non tutti i Licei Artistici sono uguali.
Il Liceo Artistico Nanni Valentini di Monza è differente per molti motivi; nasce come Istituto Superiore Industrie Artistiche, più brevemente ISIA, nel 1922.
E’ un Istituto di altissima specializzazione dove insegnano alcuni tra i più importanti artisti dell’epoca come Raffaele De Grada, Marino Marini, Arturo Martini, Pio Semeghini.
Tale era il livello dell’ISIA di Monza che l’esposizione dei migliori lavori dei suoi alunni fu presto aperta agli artisti e divenne una manifestazione di rilievo nazionale, con nome di Biennale di Monza. Nel 1930 assunse il nome di Triennale e fu spostata a Milano, in un edificio costruito appositamente per ospitarla, la Triennale, che diviene uno dei più importanti poli culturali di Milano e del nostro Paese.
Nel corso degli anni l’ISIA diventa una “semplice” scuola superiore ma resta speciale; il suo nome, Nanni Valentini è quello di un grande artista, che a Monza ha insegnato per molti anni, insieme a tanti altri docenti che accanto all’insegnamento esercitano la libera professione come architetti, fotografi, designer o sono essi stessi artisti.
Dalla sua storia il Liceo eredita anche i laboratori, che ne caratterizzano l’attività e la didattica. Ma non di sola storia vive la scuola, che si aggiorna continuamente e oggi può affermare di essere un Istituto inclusivo, anche per gli studenti con difficoltà, che trovano nelle discipline pratiche un grande aiuto.
E’ anche una scuola al passo con i tempi, tanto che l’anno di pandemia non ha trovato impreparati docenti e studenti, che hanno potuto continuare l’attività senza eccessive difficoltà.
La scuola attira studenti da tutta la provincia; insegnare e frequentare il Valentini è motivo d’orgoglio; non è un caso se durante gli open day per la presentazione dell’Istituto si è accompagnati da ex alunni che si prestano volontariamente a fare conoscere “la loro scuola” alle matricole.
Di questa storia bella è parte anche la sede dove la scuola è nata ed ha sempre vissuto; l’ala sud della Villa Reale di Monza; il Liceo è stata la sola Istituzione che, per cento anni, ha mantenuto vivo una parte di questo grande complesso, traendo ispirazione dalla bellezza di questo posto e facendone un valore aggiunto.
Purtroppo, da molti anni, le strutture in cui la scuola è ospitata non raggiungono gli standard minimi richiesti da una scuola superiore; gli spazi sono insufficienti, manca la palestra, la manutenzione è carente e una intera ala, quella della ex Cavallerizza, che ospitava delle aule, è abbandonata e pericolante. Manca perfino l’ascensore tanto che nella dislocazione delle classi sono collocate al piano terreno quelle con studenti che hanno problemi di mobilità.
Gli studenti non votano e forse per questo il Comune ha trascurato questa eccellenza; dirigenti, professori, studenti, genitori si battono da anni per avere una casa adeguata e sicura, ma non sono stati ascoltati. Non è più accettabile che la formazione dei nostri ragazzi avvenga in una struttura inadeguata, all’interno di un contesto fatiscente, e priva di alcune strutture necessarie.
L’edilizia scolastica è un dovere primario del Comune e un diritto. Gli studenti di oggi sono la classe dirigente di domani; la scuola è l’investimento più importante che possiamo fare per il nostro futuro.